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52 | ITER DIAGNOSTICO | Diagnosi differenziale
Indice generale


Diagnosi differenziale

Quando la descrizione della crisi è attendibile, la diagnosi non pone problemi, ma nella maggior parte dei casi il medico non dispone di tali elementi. In questa situazione, è necessario ricercare le eventuali diagnosi differenziali, di cui la Tabella 52.7 elenca le principali. Le sincopi possono dar luogo a clonie che però in genere durano solo pochi secondi. Gli elementi clinici che depongono a favore della sincope sono la brevità dei sintomi, il rapido recupero del paziente, la comparsa di sudorazione fredda e il pallore del viso. Occorre eseguire sistematicamente un elettrocardiogramma per escludere un disturbo del ritmo cardiaco (sindrome del QT lungo o blocco atrioventricolare). Bisogna inoltre considerare l’esistenza di prodromi. La lipotimia è in generale preceduta da una sensazione di malessere generale, da disturbi visivi accompagnati da vertigini e da nausea. La crisi epilettica si verifica il più delle volte in modo imprevisto mentre una lipotimia è più spesso scatenata da una circostanza precisa. Per quanto riguarda le crisi dissociate, si tratta di manifestazioni che si verificano negli epilettici noti in più del 10% dei casi, ma si possono riscontrare anche in altri pazienti. Il carattere discriminante di questa entità clinica è la chiusura degli occhi durante la crisi che può manifestarsi in modo variabile.[69]




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