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52 | ITER DIAGNOSTICO | Strategia delle indagini complementari | Nel caso di una prima crisi semplice
Indice generale


Nel caso di una prima crisi semplice

Gli esami ematici sono poco utili ai fini dell’iter diagnostico.[73] Pertanto, per orientare la diagnosi si propongono due esami di laboratorio. Il dosaggio dei lattati ematici può rivelarsi utile in quanto l’acidosi metabolica è indicativa di una crisi convulsiva generalizzata recente quando il tasso medio dei lattati è di 12,2 +/– 1 mmol/l. Tuttavia, questo parametro si normalizza in 60 min, il che può limitarne l’interesse. È stata riportata l’utilità del dosaggio della prolattinemia e della cortisolemia in quanto al momento di una crisi convulsiva si verifica un risentimento endocrino, con aumento dei tassi plasmatici di questi ormoni. Ma l’interesse di questi dosaggi è limitato a causa dell’assenza di valori normali di riferimento. Nessun altro esame di laboratorio presenta un valore diagnostico in questa situazione.
L’EEG ha i suoi limiti, in quanto non sempre è in grado di confermare o escludere la diagnosi di epilessia, ma va integrata in una strategia diagnostica in cui la raccolta dell’anamnesi e l’esame obiettivo sono determinanti (grado B).[74] In metà dei casi gli esami EEG sono normali in presenza di una vera epilessia, sono cioè falsi negativi. Al contrario, dallo 0,5 al 2% dei giovani adulti sani presenta anomalie costituendo falsi positivi.[75] La probabilità di raccogliere grafoelementi parossistici intercritici è quindi più elevata quanto più l’EEG è precoce e la registrazione è di lunga durata. Spesso l’EEG è di difficile accesso in una situazione d’urgenza. D’altra parte, è inutile praticare questo esame in urgenza in un malato che ha in precedenza assunto benzodiazepine.
Una TC cerebrale è indicata nelle 24 h se non è stata chiaramente evidenziata alcuna eziologia extracerebrale. Tuttavia, una modificazione dello stato neurologico rende necessaria la realizzazione di questo esame. Allo stesso modo, la TC cerebrale deve essere eseguita in urgenza se il paziente ha più di 40 anni e l’inizio della crisi è focalizzato (grado C).[76] La RM cerebrale è, in assenza di controindicazioni, l’esame morfologico più efficace nella ricerca di lesioni cerebrali. Questa indagine può essere realizzata in prima intenzione per le stesse indicazioni della TC, anche se viene eseguita più spesso in un tempo differito per via della disponibilità di questi strumenti in urgenza. La RM cerebrale deve essere eseguita in prima intenzione se si sospetta una tromboflebite cerebrale.




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