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Svolgimento di una crisi
La cinetica delle crisi sperimentali dimostra la diminuzione dell’efficacia dei meccanismi inibitori e l’aumento dei meccanismi eccitatori. Le depolarizzazioni divengono più frequenti e interessano un numero sempre maggiore di neuroni in aree distanti dal focolaio originario. Nel corso della crisi stessa, i neuroni sono depolarizzati e scaricano continuamente ad alta frequenza. Questo meccanismo corrisponde alla fase tonica della crisi. Tale fase termina quando le ripolarizzazioni interrompono la scarica continua (fase clonica) e riportano progressivamente i potenziali di membrana alla normalità o a uno stato temporaneamente iperpolarizzato (depressione postcritica).
Nelle crisi focali, il comportamento neuronale anormale ha origine in un’area ristretta della corteccia ed è limitato a questa regione, mentre le aree intorno al focolaio sono inibite (inibizione di confine). È solo quando queste influenze inibitrici vengono superate che una crisi si propaga e diviene secondariamente generalizzata.