SFOGLIA ALCUNE PAGINE
Visualizza un capitolo esemplificativo
FORME CLINICHE
La determinazione della forma clinica della crisi si basa sui dati del colloquio con il paziente ma, soprattutto, con le persone con cui vive. È opportuno distinguere le crisi generalizzate, durante le quali la scarica epilettica interessa da subito tutta la corteccia cerebrale, dalle crisi parziali, che coinvolgono, almeno inizialmente, una sola area corticale. I differenti tipi di crisi convulsive sono elencati nella Tabella 52.4 , che segue la classificazione internazionale del 1981. Secondo uno studio recente, nel 60% dei casi si tratterebbe di crisi convulsive generalizzate, nel 16% di crisi parziali complesse, nel 15% di crisi parziali secondariamente generalizzate, nell’8% di crisi parziali semplici e nell’1% di stati di grande male.
Per contro, le epilessie parziali divengono prevalenti dopo i 60 anni, rappresentando il 59% dei casi contro il 41% di crisi generalizzate. D’altra parte, la crisi può essere isolata, verificandosi al di fuori di qualsiasi contesto, o anche in associazione, vale a dire in un contesto particolare. I criteri che definiscono la crisi convulsiva in associazione sono elencati nella Tabella 52.5 . Una forma clinica temibile per la sua severità è costituita dallo stato di male epilettico.